A cinque anni “quasi” esatti dal lockdown per il Covid com’è cambiato, se è davvero cambiato il mondo del lavoro? Tra smartworking, nuovi bisogni e alcune professioni nate proprio durante la Pandemia ci siamo fatti alcune domande. Abbiamo parlato del tema con William Griffini, CEO di Carter & Benson. Il Covid-19 ha davvero cambiato il mondo del lavoro? Il 2020 ha sicuramente rappresentato uno spartiacque. Non tanto – o non solo – per l’evento pandemico in sé, ma per ciò che ha portato alla luce: un cambiamento già in atto nel modo di concepire il lavoro, le relazioni, la tecnologia e il tempo. Diciamo che il Covid non ha cambiato davvero il mondo del lavoro, l’ha solo accelerato. A quasi cinque anni da quel momento storico che passerà alla storia, il mondo del lavoro appare trasformato, ma il Covid non centra, sarebbe comunque accaduto. Il vero motore del lavoro è umano, non tecnologico. Infatti questo cambiamento non è solo un’evoluzione “digitale” e basta. È piuttosto un cambiamento sistemico, dove tecnologia, cultura organizzativa e bisogni umani si intrecciano in una nuova e fragile alchimia.
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