Il mondo del lavoro è in continuo cambiamento, le nuove generazioni tendono a cercare sempre più stimoli e a cambiare impiego più facilmente e velocemente rispetto a qualche anno fa. Come riesce un’azienda a trattenere in organico i propri talenti? Cosa spinge ad un turnover così frequente e repentino? Quali sono le richieste e le condizioni necessarie di chi cerca lavoro oggi? Cosa offrono le aziende? Chiara Arosio, Partner di Carter & Benson, ci offre un approfondimento sul tema.
La situazione attuale
Nuovi metodi di lavoro, ma anche nuove generazioni e nuove necessità per chi si affaccia nel mondo del business, oggi con richieste e ambizioni diverse rispetto a prima e sempre più velocemente mutevoli. In un panorama incerto la certezza è che chi lavora, nell’arco della propria carriera, non è più legato ad una sola azienda, ma cerca crescita, benessere e welfare. Tutto questo a fronte della difficoltà per le aziende di trattenere talenti.
I dati dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano parlano chiaro e mettono in luce che nel 44% delle aziende è diminuita notevolmente la capacità di attrarre candidati e nel 2021 è aumentato fino al 73% il tasso di turnover. Il motivo di questo repentino cambiamento è da ricercare nel benessere lavorativo che, come spiegano i dati, è molto basso. Solo il 9% degli occupati dichiara di stare bene in azienda rispetto alla dimensione fisica, sociale e psicologica. L’engagement è sceso, invece, da un già basso 20% al dato del 14% che fa riflettere i datori di lavoro.
Quello che osserviamo oggi nel mondo delle risorse umane è che l’incertezza economica che stiamo vivendo in Italia e nel mondo induce sempre più persone a cambiare lavoro. Questo nasce da una parte da un’esigenza di tipo economico, ovvero dalla considerazione che il salario non sia propriamente in linea con l’aumento dell’inflazione, e dall’altra da quella che oggi sta diventando una priorità e cioè puntare ad un miglior bilanciamento tra vita privata e professionale e a un maggior benessere sul posto di lavoro.
A tutto questo si affianca anche una necessità sempre più grande di essere valorizzati per l’impegno che si porta avanti e l’ambizione di poter crescere abbastanza velocemente, migliorando professionalmente.
Da non sottovalutare poi ci sono la flessibilità degli orari in entrata e uscita e la possibilità di fare smart-working: due aspetti a cui difficilmente i dipendenti di oggi vogliono rinunciare.
Cosa possono fare le aziende per attrarre e trattenere talenti?
Diciamo che non ci sono ricette o piani ad hoc adatti ad ogni azienda, quella della difficoltà di attrarre e trattenere talenti è una problematica fisiologica. Sicuramente però è importante che l’organizzazione si faccia portavoce di valori condivisi da chi è impiegato in essa. Le società si devono, oggi più che mai, allineare con i bisogni reali di chi lavora: flessibilità in entrata e uscita, lavoro da remoto, benefit, spazi di lavoro idonei, piani di sostenibilità e di attenzione alla salvaguardia del Pianeta, sono questi i fatti determinanti. Le realtà che curano i lavoratori in quanto persone, che creano ambienti accoglienti e inclusivi favorendo la coesistenza di individui differenti per genere, orientamento sessuale, etnia o età, agevolando la condivisione e il lavoro di team così come le aziende che scelgono strategie per bilanciare meglio la vita e il lavoro, sicuramente ricevono maggiore attenzione da chi cerca un’occupazione. Inoltre, in generale, se le richieste lavorative, pur essendo ben retribuite, sono troppo sfidanti, non sono più attrattive. Il lavoratore sceglie più di buon grado una promessa aziendale che lo aiuti nel miglioramento della qualità della vita privata perché, a causa della pandemia, non è più disposto a ritmi frenetici e ad un alto numero di ore lavorative.
Per quanto riguarda i ruoli richiesti, invece, com’è cambiato il panorama?
Sicuramente le figure più richieste riguardano il settore IT. In questo caso specifico il cambiamento è ancora più repentino e lampante. Nelle aziende dove si ricercano figure con skills tecnologiche il lavoratore, oggi, può permettersi di chiedere maggiori condizioni favorevoli, contrattare un più alto salario con un miglior benessere. Soprattutto in questo tipo di professionalità il lavoro da remoto è diventato una consuetudine e rinunciare a questi aspetti è ancora più difficile.
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