Oggi le imprese si trovano ad operare in ambienti sempre più instabili che creano nelle strutture forti sollecitazioni. Una situazione molto diversa rispetto al passato che necessita di immediata reattività. Nell’assessment anche gli strumenti e le modalità di valutazione debbono evolvere come spiega Giovanni Carbone, Partner di Carter & Benson.
I contesti in cui operano le aziende sono sempre più competitivi e dinamici, caratterizzati da processi sempre più complessi, sempre più veloci e da situazioni che chiedono una rapida reattività. Questa condizione crea all’interno delle organizzazioni forti sollecitazioni alle quali è necessario rispondere adeguatamente per competere in modo duraturo.
Le risorse umane rivestono quindi un ruolo centrale nel processo di creazione del valore per l’impresa e l’obiettivo di coloro che si occupano di gestirle è quello di svilupparle perché diventino “capitale sociale”. In questa prospettiva, la valutazione delle persone diventa ancor più strategica al fine di individuare, motivare e trattenere elementi di alto potenziale, cioè coloro ai quali l’azienda può affidare progetti sfidanti, nell’ottica di un significativo futuro sviluppo.
L’assessment, oggi, deve fare i conti con realtà che cambiano velocemente e di conseguenza anche gli strumenti di valutazione utilizzati debbono essere necessariamente adeguati.
Il nostro approccio all’assessment vede nella personalizzazione l’elemento decisivo, per questo motivo ci affianchiamo alle organizzazioni per conoscerne l’humus, seguire le loro policy di sviluppo, capire il loro sistema di valori e contestualmente allineare gli strumenti di valutazione più idonei, in un mix di profondità e ancoramento rispetto alle loro reali esigenze.
Il nostro obiettivo, infatti, è portare nelle aziende Clienti valore aggiunto e competenze senza essere sganciati dalla realtà, ma costruendo un percorso condiviso con il Cliente stesso.
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